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Piccoli Prestiti Personali: cosa sono e come si ottengono

Sei in cerca di piccoli prestiti ma non sai a chi chiederli e né come funzionano? In questa guida aggiornata al 2021, ti suggeriremo le migliori soluzioni affinché tu possa soddisfare tutte le tue esigenze.

I finanziamenti di piccolo importo non vanno confusi con i “micro-prestiti”. Ricorda che stiamo parlando sempre di finanziamento non finalizzato, ciò significa che non dovrai dichiarare il motivo per la quale stai facendo domanda.

Piccoli prestiti: cosa sono e come funzionano?

I piccoli prestiti sono quelle somme denaro il cui ammontare è relativamente basso. Questo comporta un vantaggio importante, ovvero aumentare la possibilità (previa documentazione e garanzie) di farti accettare il finanziamento dalla banca o da un istituto finanziario.

Basti pensare che al giorno d’oggi queste piccole somme di denaro vengono richieste per una vacanza, per l’acquisto di una moto, auto e per tutti quegli svizi necessità di vita.

L’importo richiedibile dipende da soggetto a soggetto, infatti maggiore sarà il reddito mensile (detto anche score creditizio) più alto potrà essere il prestito.

Quali sono i documenti richiesti per i piccoli finanziamenti?

  • Busta paga o modello CUD per i lavoratori autonomi;
  • Codice fiscale;
  • Carta di identità;

Nel caso in cui avessi necessità immediata di ricevere i soldi, per velocizzare il processo potrai inviare la richiesta online presso la banca o l’ente a cui ti vuoi affidare.

Nel caso in cui fossi stato segnalato come cattivo pagatore la difficoltà per accedere ai piccoli prestiti aumenterebbe. In quel caso dovrai proporre garanzie alternative più impegnative, come per esempio pegno o ipoteca su un immobile di tua proprietà.

Bassi finanziamenti: tutte le tipologie

Prima di parlarti delle diverse tipologie di bassi finanziamenti, occorre premettere che molto spesso l’importo parte da un minimo di €1.000 fino ad un massimo di €10.000, la cui durata varia da caso a caso.

Carte revolving

L’accesso al credito tramite le carte revolving è decisamente più semplice, in quanto non vi è la necessità di dimostrare particolari garanzie.

Il funzionamento è basilare: potrai suddividere le tue spese mensilmente e quindi rateizzare l’importo, anziché affrontare l’esborso in un’unica soluzione. Lo svantaggio di questa tipologia sono gli oneri relativi agli interessi e alla gestione decisamente alti.

Carte a saldo

Nonostante le carte a saldo si somigliano con quelle revolving, in realtà non vanno confuse. In questo caso vi è una dilazione di pagamento (massimo entro 45 giorni) che la banca provvederà ad addebitarti sul tuo conto corrente.

Anche in questo caso seppur il tasso di interesse è minore rispetto a quello delle carte revolving, l’adesione comporterà dei costi elevati per affrontare le spese relative agli oneri di gestione.

Prestiti con cambiale

I piccoli prestiti cambializzati vanno bene anche per i cattivi pagatori. Infatti proprio grazie alla cambiale come garanzia, la banca provvederà a pignorare il bene del debitore, qualora si verifichi una insolvenza.

Ti ricordiamo che la cambiale è un titolo di credito esecutivo, vale a dire che la banca o l’istituto finanziario di riferimento avrà il diritto di richiedere l’esecuzione forzata del bene mobile o immobile, laddove sia necessario.

Cessione del quinto dello stipendio o della pensione

La cessione del quinto dello stipendio o pensione rientra tra i piccoli prestiti, la cui gestione è affidata in parte al datore di lavoro, che provvederà a trattene non oltre il 20% del tuo salario mensile (o della tua rendita vitalizia) per il finanziamento in corso.

Chiaramente nel caso di un pensionato sarà l’INPS stessa a provvedere a trattenere l’importo dovuto.

Piccoli prestiti Inpdap

La documentazione prevista per i piccoli prestiti Inpdap si differenzia da quella tradizionale. Per questa tipologia di finanziamento occorrerà che tu:

  • Sia iscritto al Fondo della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • Essere un contribuente regolare (nessun problema di contributi nei confronti dell’ente);
  • Avere minimo 18 anni e massimo 70 anni;
  • Possedere la residenza in Italia;

Qualora fossi in possesso di tutti i requisiti, ti basterà cercare le sedi INPS più vicine a te e richiedere la documentazione per tale sussidio.

L’ente previdenziale potrebbe richiederti il Modello Unico o CUD e le ultime 6 busta paga.

A chi richiedere i piccoli prestiti

Ente finanziariVantaggi e caratteristiche
FindomesticSe effettuata la richiesta online, non sono presenti costi relativi a spese accessorie;
ConselNessuna spesa di gestione o istruttorie, erogazione immediata, massimo richiedibile €10.000;
Explora American ExpressCarta revolving che dà l’opportunità di scegliere il pagamento a saldo o a rate;
SpecialCash Postepay di Poste ItalianeAccredito fino ad un massimo di €1.500 mensili

Piccoli prestiti immediati online

Qualora fossi in cerca di prestiti veloci o a maggior ragione immediati, il consiglio che possiamo darti è di far richiesta online presso questi enti che ti elencheremo.

Tra le caratteristiche particolari di ciascuno di essi, vi è la possibilità di ottenere la somma di denaro in meno di 24 ore, a volte anche in un’ora.


Ente finanziari
Requisiti e caratteristiche
Finatel– Dipendente che dimostra di essere in possesso del certificato di stipendio, CUD e busta paga;- L’importo verrà erogato mediante assegno circolare o bonifico bancario;- La somma massima erogabile è pari a €50.000;
Cofidis– Eroga piccoli prestiti anche a distanza;- Documentazione da fornire come lavoratore dipendente;- Massimo erogabile pari a €5.000;
Credipass– Fornire l’ultima busta paga, CUD, codice fiscale e ultima bolletta di una o più utenze domestiche;- Massimo importo ottenibile €50.000;

Vuoi ulteriori chiarimenti in riferimento ai piccoli prestiti? Ti consiglio di leggere le guide sui siti di finanziamenti personali, Prestitimag.it è sicuramente tra i migliori in questo settore.